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Il ciclo termico di saldatura provoca anche conseguenze di ordine meccanico, per il fatto che le parti metalliche che lo subiscono non sono perfettamente libere di dilatarsi o contrarsi, in quanto circondate da altre zone a differente temperatura. Ciò provoca delle deformazioni plastiche localizzate, a seguito delle quali compaiono delle tensioni interne tanto maggiori quanto più elevati sono il grado di autovincolo e di vincolo esterno della saldatura.
In pratica, il trattamento termico dopo saldatura (Post Welding Heat Treatment) ha la funzione principale di distendere le tensioni residue nel giunto (stress relieving). Alla temperatura di trattamento, la resistenza del materiale in prossimità della zona fusa non è sufficiente a resistere alle sollecitazioni interne inizialmente presenti, che vengono pertanto distese attraverso meccanismi di plasticizzazione, scorrimento viscoso e diffusione.
Una volta definito il materiale, l’effettiva distensione è correlata con i parametri del PWHT, in particolare modo con la temperatura e la durata di mantenimento. Tali variabili e le modalità di esecuzione sono definite da norme nazionali ed internazionali, e sono generalmente correlate con condizioni di servizio particolarmente gravose, in cui il progettista ritiene più critiche le interazioni tra sollecitazioni esterne e tensioni residue di saldatura.
La notevole esperienza di Metalprove S.r.l. in questo campo, l’ampia disponibilità di resistenze di varie forme e dimensioni, l’impiego di termocoppie tarate e di efficienti materiali per la coibentazione garantiscono il raggiungimento dei requisiti richiesti.